Matt Corby è un cantautore australiano che io ammiro da tanto tempo e stanotte ha rilasciato il suo nuovo singolo Monday dopo due anni di silenzio (solo live, niente musica nuova).
Non saprei descrivere Monday, ma è musica che ti guarisce. Metti su le cuffie, spingi play e la sua voce, il suo ummm, ti entrano dentro e raggiungono i pensieri più profondi...e come si dice in inglese, "ti porta in chiesa"! In Monday canta "Oh, I was never lost, I only chose to never go home".
E così scrive,onestamente a noi, i suoi fans:
Non saprei descrivere Monday, ma è musica che ti guarisce. Metti su le cuffie, spingi play e la sua voce, il suo ummm, ti entrano dentro e raggiungono i pensieri più profondi...e come si dice in inglese, "ti porta in chiesa"! In Monday canta "Oh, I was never lost, I only chose to never go home".
E così scrive,onestamente a noi, i suoi fans:
It has been about two years since I released any music…. Enough time has passed now for me to clear my head of everything that I’ve done before and have the balls to do it again. It’s not a very good thing to say but that’s kind of the truth.Monday is about being able to appreciate where you are and thinking that maybe you don’t need anything much to depend on, you just need accept what’s going on right now x
Matt è nato il 7 Novembre 1990 ed ha esordito a soli 16 anni ad Australian Idol arrivando in finale. Ovviamente il grande pubblico non era pronto ne alla sua grande musica ne alla sua voce spettacolare, quindi non vinse. Dopo aver lavorato con diversi produttori indi a Londra su 3 Ep (nel 2010 esce Made Of Stone che è una canzone di una potenza emotiva incredibile, una delle mie preferite) finalmente raggiunge un po' di successo con il suo quarto lavoro Into The Flames nel 2011 al cui interno è contenuta quella piccola gemma che è Brothers. Successivamente pubblica nel 2013 Resolution ed è la prima volta che scala la classifica dei singoli con la canzone omonima.
Purtroppo essendo lui Australiano non capita spesso in Europa, però a Londra sì e ho avuto la fortuna di incontrarlo per caso (lo giuro!) alla Somerset House prima di un suo concerto (che era sold out) e scambiando due parole gli ho chiesto se avesse intenzione di fare qualche concerto in Italia e la sua risposta mi ha abbattuto molto. Mi ha detto che il pubblico italiano è troppo difficile per un cantautore come lui, quindi i manager non ci pensano proprio a portarlo qui e lo capisco. Mi spiace che l'Italia non sia pronta a voci del genere, a spettacoli che ti coinvolgono a livello emotivo, a questo sound. Io lo vedrò dal vivo prima o poi. Lo devo a me stessa. Sono troppo legata alle sue canzoni.
Oltre a Monday vi lascio con questa stripped version di Brothers...ma veramente vi consiglio di ascoltare tutto il suo repertorio! Vi ho mai consigliato male io?
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